Thursday, October 11, 2001

memoria 3

La scena si apre su Tabor. Sulla città sta scendendo la sera, le strade lentamente si svuotano, i mercanti raccolgono la loro merce e, con i loro carretti e la loro merce, si ritirano per una nottata di riposo. Al Cancello, una locanda vicina ai margini della città, la banda è riunita al completo, usando come "sala riunioni" la stalla/rimessa della locanda. Mentre l'incombente sagoma dell'esoscheletro viene rischiarata qua e la da un led luminoso, due connessi, G17 e Neo, si connettono al simbionte dell'antico artefatto per sbloccarne i codici di accesso. Nel frattempo, dopo avere ascoltato i primi schizzi del piano, Freakshow si dilegua nelle ombre, in direzione delle porte della città, per una rapida ricognizione. I tentativi di Neo e G17 non sono semplici: i due subiscono ripetuti assalti da parte dei sistemi di difesa dell'esoscheletro ma, alla fine, costanza e abilità sono ripagati e la battaglia per l'accesso al sistema operativo principale è vinta.

Freakshow ha trovato quello che cercava e silenzioso come sempre si dirige verso il luogo dell'appuntamento, subito però una figura avvolta in un lungo mantello, il volto nascosto dalle ombre di un cappuccio, gli si fa appresso. L'uomo non ha intenzione di parlare né di sé, né dei suoi scopi, ma è disposto ad offrire a Freakshow una notevole ricompensa in cambio di un non meglio precisato servigio. Freakshow si dichiara disponibile, seppur con qualche riserva, e il viandante misterioso scarica il suo incarico direttamente nella mente di Freakshow attraverso una cella di memoria, rendendo impossibile persino allo stesso mercenario di accedere alle informazioni prima che si presenti il momento di metterle in pratica. Freakshow, un po' contrariato per il metodo poco ortodosso ed educato, a sigillo pel patto, consegna all'uomo una vecchia bambola di pezza che teneva in una tasca. Mentre questo prende in mano il giocattolo, il mercenario, con mossa veloce, strappa la testa della bambola e se la mette in tasca.
"Se non sarò soddisfatto del lavoro e della ricompensa, dovrai dire addio alla testa" dice con un sorriso mentre si volta per andarsene.
"Quella della bambola o la mia?" chiede lo sconosciuto, ma Freakshow è già lontano nella nebbia della sera.

Poco dopo nell'ombra della notte, Mermaid, accompagnata da Dedal, esce dal Cancello dirigendosi verso il palazzo del governatore. Passanco ancora un paio di minuti e dalla rimessa del Cancello un grosso esoscheletro esce a lunghi passi, con una grossa cassa sotto a un braccio, Neo alla guida e Perseo aggrappato a una spalla.
Al palazzo del governatore, Mermaid riesce a contattare Dionias e gli racconta la sua verità: Perseo ha fatto ritorno alla locanda dove lei era alloggiata portando con sé la connessa albina che aveva già visto nella bara criogenica di Dionias. La donna è ancora priva di sensi, e Perseo le ha chiesto aiuto per farla uscire dalla città prima che il mercante, o le guardie della città, possano trovarli.
Mermaid racconta di avere assicurato il suo aiuto a Perseo, in modo da prevenire un suo tentativo di fuga, e finto di nasconderlo nel suo trasporto, lasciando di guardia all'entrata G17 e Neo per poi precipitarsi dal mercante di bambini e riferire dell'accaduto. Dionias, visibilmente alterato, seguito da Slash, Mermaid e Dedal, si dirige rapidamente al Cancello per riprendere possesso della connessa e scatenare la sua ira sul giovane Perseo.

Nel frattempo, il grosso esoscheletro si dirige verso le mura della città, non senza prima fare una rapida fermata in un vicolo buio, dove Neo e Perso sono attesi da Freakshow. Qui Freakshow indica ai due il luogo dove nascondere la bara e aiuta i due a divellere una delle piastre che pavimentano la città. L'esoscheletro cala la bara medica in cui è celata la connessa priva di sensi nelle acque del lago. La bara avrà il compito di mantenere la connessa in vita e priva di conoscenza, mentre le acque del lago la proteggeranno da occhi indiscreti. La piastra di pavimentazione viene rimessa al suo posto e Freakshow si nasconde in un una cassa delle dimensioni approssimative della bara medica nelle braccia dell'esoscheletro. I tre si incamminano verso le porte della città.

Quando Dionias arriva al Cancello, tutto ciò che trova è il veicolo di trasporto di Mermaid, aperto e vuoto, e un G17 a terra, privo di sensi, con un visibile bernoccolo sulla nuca. Imprecazioni e promesse di terribili ritorsioni riempiono l'aria, mentre il gruppo riparte alla volta del palazzo del governatore per chiamare l'aiuto delle guardie cittadine. Ma ormai è troppo tardi per fermare i fuggitivi: quando Neo e Perseo arrivano al ponte levatoio che separa la città dalla terraferma, soltanto tre guardie armate di fucile (!) fanno da ostacolo sulla loro strada. I proiettili dei fucili rimbalzano inoffensivi sulle piastre corazzate dell'esoscheletro in corsa. Due guardie sono travolte e gettate in acqua, mentre la terza viene atterrata con un balzo da Perseo. Il giovane estrae la sua daga di ceramica e recide le corde che sostengono il ponte levatoio; i fuggitivi si dileguano in fretta nella notte.
Mentre rumori di spari si odono in lontananza, Donias e Mermaid, con le rispettive guardie del corpo, vengono raggiunti dal capo delle guardie della città...

1 Comments:

At 3:38 AM, Blogger eradan said...

Perfetta l'immagine di Tabor.
Anche io me l'immaginavo desertosa e polverosa... modello Tatooine. Forse solo un tantinello più cupa. Ma è davvero fantastica.
Grande Teo!

 

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